Cenni Storici

           ROLLER HOCKEY CLUB NACK è la nuova denominazione sociale del nostro sodalizio dal 1997.W-Baretto1.jpg (43865 byte) Tutto cominciò nell'ottobre del 1985 quando alcuni  pattinatori del Circolo Rotellistico Genovese che avevano riscosso buoni risultati nella velocità decisero di cimentarsi in una disciplina di squadra, senza sfilarsi i pattini dai piedi.

E  fu così che la proposta di Pino Fregosi, uno dei più eleganti, versatili e dotati Campioni del Mondo di pattinaggio velocità che l'Italia abbia mai avuto, fu presa sul serio.

Si cominciò ad andare alla sera del martedì e del giovedì alla gloriosa Pista del Baretto (cliccare sulla pista nella foto accanto !) situata a lato monte di Corso Italia (la passeggiata a mare di Genova) di fronte allo stabilimento balneare più gettonato della città, il Lido.

Allora si usavano i bastoni consumati dal tempo cha provenivano dall'attività svolta sulla stessa pista negli anni sessanta e le porte erano simulate dalle borse da ginnastica. Le protezioni erano di cartone, i parastinchi tubi da cesso tagliati a metà e rifasciati di neoprene. I più usavano i pattini da corsa,W-Chaplin.jpg (20161 byte) senza tamponi ed i pattini di qualcuno sembravano quelli cha si usavano ai tempi di Charlie Chaplin. Si, perché Charlie Chaplin giocava ad Hockey, agli inizi del secolo, nella compagnia artistica Karno, insieme a Stan Laurel (Stanlio).

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Gli Atleti

L'onore di essere allenati da Luigi Dagnino era davvero grande ma la sua esperienza e la sua competenza non furono sufficienti a colmare le enormi lacune tecniche.

Impossibile ricordare i nomi di tutti quelli che hanno contribuito anche solo con laW-Vagge.jpg (2060 byte) loro presenza a far rinascere l'entusiasmo per l'Hockey quando sembrava definitivamente sepolto. Fra quelli che hanno smesso quasi subito ricordiamo lo stesso Pino Fregosi e i fratelli Contati, passati poi allo Skatebord. Fra quelli che  hanno partecipato all'inizio dell'attività agonistica non possiamo dimenticare Enrico Vagge, Ezio De Vecchis, Sergio Imelio e Carlo Cichero, mitici portieri, Enzo Barbieri (suo il primo gol della nostra storia), Marco Gurrieri, Tommy Cecere, Mauro W-Enzo.jpg (2056 byte)Lasagna, Pier Paolo Dagnino, Maurizio Bertuccelli,W-Maffei.jpg (2453 byte) Luca Gattuso, Luca Giacometti detto "Scarrafone", Pino Remus, Marco Damanti e Luciano "Papero" Malvicini, giocatori di movimento. E come dimenticare il tenebroso Gianni Campi, ex-portiere, ex-arbitro e paziente amico che silenziosamente ha seguito tutta l'attività agonistica finché si è svolta a Genova !

W-Chernobil.jpg (1873 byte) W-Walter.jpg (2158 byte)Fanno parte della storia recente il terzino Gianni Maffei detto "Topolino" ed i portieri Adriano Remus e Francesco D'Eugenio, detto "Chernobil" per la sua incapacità a controllarsi nelle diverse situazioni. Poi ancora, Walter Trumpy che, a fasi alterne, ha contribuito con impegno e dedizione.

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I Quattro Moschettieri            

Ma i veri Quattro Moschettieri di Genova sono stati indiscutibilmente Dario Sasso, Franz Theimer, Dodo Trumpy e Vix Rialdi. Insieme fin dal 1985, hanno rappresentato la continuità, l'impegno, l'anima della squadra genovese che, seppur senza una scuola alle spalle e senza tradizioni recenti e quindi assimilabili ha saputo fronteggiare anche squadre di valore togliendosi le giuste soddisfazioni, nel corso degli anni. La profonda amicizia fra questi quattro atleti ha consentito di portare avanti con entusiasmo e con il giusto spirito l'attività e soprattutto di affrontare con sportività ed ironia le molte inevitabili sconfitte.

W-Dario.jpg (2406 byte)Dario Sasso, maglia numero 3, con alle spalle un passato da velocista che lo ha visto conquistare numerosi titoli provinciali e regionali ed ottimi piazzamenti ai Campionati Italiani, ha concluso la sua carriera nel 1995 dopo aver giocato 155 partite e segnato 96 gol. Ora pratica ciclismo a livello agonistico.W-Franz.jpg (2147 byte)

Franz Theimer, maglia numero 7, anch'esso ex-pattinatore, è sempre a disposizione della squadra ma dal 1997 lavoro e famiglia (due gemelli) lo tengono troppo lontano dalle piste di gioco per poter essere inserito con continuità fra i titolari. Ha segnato 93 volte in 159 partite.W-Dodo.jpg (2124 byte)

Dodo Trumpy, maglia numero 11, già Vice-Campione Europeo di velocità, ha terminato la sua carriera agonistica nel 1998, anche se qualche volta prende parte agli allenamenti infrasettimanali. E' sceso in campo 209 volte marcando 189 reti, confermandosi così il giocatore più prolifico.

W-Vix.jpg (2444 byte)Vix Rialdi, maglia numero 5, che ricopre anche la carica di Presidente del Sodalizio, non ha un passato sui pattini da raccontare; infatti, ha cominciato a pattinare ed a giocare ad Hockey a 24 anni ed è l'unico che resiste ancora sulle piste di gioco, a dispetto dell'età. E' andato a segno 165 volte in 223 incontri e non pensa neanche lontanemente alla fine della sua carriera agonistica.

Nel 1990, a causa di calendari a dir poco balordi imposti dalla federazione, si dovette interruppere l'attività. I nostri Quattro Moschettieri furono presi in prestito da altre squadre. Nel 1990 Vix Rialdi e Dodo Trumpy emigrarono in Svizzera per giocare con la maglia dell'HC Juventus di Montreux, al fianco dell'argentino Carlos Moreta, in prima divisione. Il Campionato 1990-1991 vide Dario Sasso, Franz Theimer e Dodo Trumpy difendere i colori dei Draghi Torino in serie C e Vix Rialdi quelli del Roller Cremona che, a quel tempo, militava nella divisione cadetta.

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La Nuova Squadra

Poi, la grande decisione. Il gruppo doveva essere riunito. Si fecero i conti, si trovò lo sponsor e finalmente, sabato 11 maggio 1991, i signori Vincenzo Rialdi, Dario Sasso, Laura Marletta, Paola Terraneo, Salvatore Zappalà e Valeria Verardo fondarono una nuova Associazione Sportiva con il nome dello Sponsor, il   Vevy Europe Hocky Club 1991. Si scelse il Delfino come simbolo, a ricordare il mare ma sopratutto la simpatia, l'amicizia, la schiettezza e la lealtà.

Dopo un anno di separazione, il miracolo si era compiuto. Quando le cose si vogliono veramente, non ci sono ostacoli ...

Fino all'anno agonistico 1996-1997 si è giocato a Genova, dove si sono visti diversi "giocatori stranieri" di piazze hockeystiche più W-FabrizioPellielo.jpg (2299 byte)nobili, come Novara, Vercelli, Lodi e Monza: Miguel Belbruno, i fratelli Lelli, i fratelli Villa, Marcello Catozzi, amico e rockettaro, Gianluca Elia, Danilo Gorla, Alessandro Camani, lo stesso Max Bontadini che è ancora nella rosa dell'attuale squadra.  Fra tutti spicca un nome, quello di Fabrizio Pellielo, detto "Pistarino" che fu valido atleta ed amico di allora e di oggi. Per tre anni, dimostrò costanza, dedizione e volontà, soprattutto se si pensa che abita nel blocco di edifici attigui al Palazzetto dello Sport di Vercelli dove l'Hockey è lo sport cittadino. Veniva a Genova per allenarsi anche sotto la pioggia pur di trovare una scusa per spazzolare un piatto di focaccia al formaggio.

Nel frattempo era nata anche la squadra agonistica femminile che, finché i maschietti hanno orbitato sull'impianto della città, ha avuto modo di partecipare al Campionato Nazionale di serie A ed alla Coppa Italia di cui si ricorda fastosa e suggestiva quella organizzata proprio a Genova nell'estate del 1996. Delle ragazze, solo due superstiti: il portiere Sabrina Benvenuto, prestata a Novara ed il centro Simona Dalla Riva, primo hockeysta genovese a vincere uno scudetto, al primo anno con i colori del Cagliari. Anche se non più in attività, non si può dimenticare Elena Zocchi detta "Guen".

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Roller Hockey Club

Facciamo un passo in dietro. Un giorno, all'inizio dell'anno agonistico 1997-1998, si ritrovarono soli e senza più compagni genovesi due dei "Moschettieri": Dodo Trumpy e Vix Rialdi. La decisione, dolorosa ma obbligata, era quella di fare i bagagli e trasferire l'attività agonistica in una località che fosse ospitale e che potesse offrire atleti per completare l'organico. Si scelse Monza. E fu così che si ritornò a vedere dell'Hockey su Pista sulla mitologica pista di Biassono, che vide pattinare i più grandi campioni degli anni d'oro dell'Hockey Pista e le vittorie del leggendario Hockey Monza (che per gemmazione originò un Roller Monza che vinse praticamente tutto fino ai giorni nostri), ora distrutto dagli interessi per il pattino in linea.

Fu deciso anche di variare la denominazione sociale per consentire un facile impatto mnemonico e per lasciare spazio ad altro sponsor che, purtroppo, non è ancora arrivato. Iniziò così la nuova avventura sotto il nome di ROLLER HOCKEY CLUB NACK, che già al primo anno di attività fece sua la vittoria in tutti i tornei ai quali partecipò. Solo la promozione in A2 non riuscì, apparentemente per sfortuna (nessuna sconfitta, usciti per differenza reti); la verità è che non era un gruppo omogeneo: troppe "prime donne" e poca umiltà portano poco lontano a dispetto dell'indubbio valore tecnico. Pochissimi si salvano dalle critiche. Uno su tutti, il fenomeno vivente Franco Girardelli, "Cirio" per gli amici, che seppe presentarsi con la serietà e l'umiltà di sempre anche in una serie minore e con una squadra assolutamente non alla sua altezza.

Rimessa a posto la struttura di gioco di Biassono e fatto rinascere un minimo interesse nel cuore dei nostalgici monzesi si è arrivati, con l'inizio dell'anno agonistico 1998-1999, al secondo anno di attività. Stessi principi, stessa volontà, un pizzico di nostalgìa per chi non gioca più e con il quale si sarebbero voluti condividere altri felici momenti sportivi.
La squadra di quell'anno è quella presentata sul sito alla pagina Team 1998-99: un eccellente spogliatoio, grande voglia di giocare, risultati un pò frenati dalla preparazione tecnica non all'altezza di certe situazioni. Nessun problema. Si è sempre preferita un'attività serena ai grandi risultati. Si è sempre mirato prima di tutto al gruppo ed all'amicizia. Si è sempre cercato di offrire un'opportunità di svago fisico e mentale sano.

Ci auguriamo di essere riusciti nell'intento.

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Oggi

Oggi il sodalizio esiste sempre ma non partecipa a nessun campionato per mancanza di atleti.

L'ultimo anno agonistico di attività praticata è stato il 1999-2000 (a Milano), un anno incolore in un campionato  altrettanto incolore e decisamente mal organizzato dalla federazione.

Vix Rialdi era ormai rimasto da solo. Un pò l'età, ed un pò la demoralizzazione per il poco riguardo della Federazione nei confronti delle categorie minori lo stavano convincendo a smettere per sempre.

Ma proprio sul più "brutto", per il tramite dell'amico Marcello Catozzi di Novara, ex compagno di squadra a Genova, ecco la chiamata del Roller Novara di serie A2 che vuole rinforzare la panchina.

Un paio di duri provini ed incredibilmente è fatta: assoldato nelle fila di una squadra di Novara, la capitale dell'hockey .

Due anni al Roller Novara, dal 2000 al 2002, parecchie soddisfazioni, qualche gol di quelli davvero belli, da incorniciare, un pizzico di delusione per non aver ottenuto la giusta fiducia in momenti importanti, un terzo posto in campionato ed un secondo posto in Coppa di Lega.

Giunto così ai 41 anni suonati, sembrava che quello fosse il proverbiale canto del cigno.

Ed invece, ancora una volta un'incredibile, irripetibile opportunità: questa volta è l'Hockey Novara a chiamare.

L'Hockey Novara è la più titolata società di tutti gli sport: aveva appena conquistato il 32° scudetto.

La richiesta era di un giocatore ben preparato atleticamente, con grande volontà e passione a cui offrire, in cambio, qualche presenza da gregario in campionato di A1, in Coppa Italia ed in Coppa Campioni ... !

Come dire di no ? Il sogno di una vita !

Accettato l'invito, completata la squadra, l'avventura è partita  con il Torneo di Vigo (il torneo dei campioni dei campionati in Europa), poi con il campionato di A1, in seguito con la Coppa Italia (conclusa al quarto posto e con un'importante presenza in pista anche nella piccola finale) e con la Coppa Campioni che ha visto sfide memorabili come quelle contro il Benfica ed i supercampioni stellari del Barcellona.

Dopo un anno di transizione in una squadra ligure, la Rotellistica Ceparanese, con programmi tutt'altro che ambiziosi, ecco l'approdo a Viareggio, realtà toscana di prim'ordine, dove l'hockey pista è vissuto in modo davvero viscerale e positivo. L'obiettivo è la promozione, per riportare la squadra dalla serie B alla serie A2, categoria più consona alle tradizioni,  alla struttura societaria ed alla qualità degli atleti.

Fallito di poco l'obiettivo dopo un promettente avvio, il Viareggio riprova a salire nella categoria superiore nella stagione 2005-2006, confermando quasi interamente l'organico dell'anno precedente che ha dimostrato grande volontà ed affiatamento. Non sono stati ancora decisi gli eventuali innesti come pure lo staff tecnico. Il Campionato Italiano avrà inizio a gennaio 2006, mentre la Coppa di Lega il 15 ottobre 2005.

anni anno squadra categoria città
1 1985-86 Circolo Rotellistico Genovese C Genova
2 1986-87 Circolo Rotellistico Genovese C Genova
3 1987-88 Circolo Rotellistico Genovese C Genova
4 1988-89 Circolo Rotellistico Genovese C Genova
5 1989-90 Juventus Hockey Club A Montreux (Svizzera)
6 1990-91 Roller Cremona B Cremona
7 1991-92 Vevy Europe Hockey Club C Genova
8 1992-93 Vevy Europe Hockey Club C Genova
9 1993-94 Vevy Europe Hockey Club C Genova
10 1994-95 Vevy Europe Hockey Club C Genova
11 1995-96 Vevy Europe Hockey Club C Genova
12 1996-97 Vevy Europe Hockey Club B Genova
13 1997-98 Roller Hockey Club Nack B Monza
14 1998-99 Roller Hockey Club Nack B Monza
15 1999-00 Roller Hockey Club Nack B Milano
16 2000-01 Roller Novara A2 Novara
17 2001-02 Roller Novara A2 Novara
18 2002-03 Hockey Novara A1 Novara
19 2003-04 Rotellistica Ceparanese B Ceparana (SP)
20 2004-05 AS Viareggio B Viareggio (LU)
21 2005-06 AS Viareggio B Viareggio (LU)
22 2006-07 Hockey Sarzana B Sarzana (SP)
23 2007-08 Forte dei Marmi B Forte dei Marmi (LU)
24 2008-09 ASD Viareggio Hochey B Viareggio (LU)
25 2009-10 ASD Viareggio Hochey B Viareggio (LU)

 

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